Nel 1843 Amos Bronson Alcott, filosofo trascendentalista, decise assieme al suo amico Charles Lane di trasferirsi con la famiglia in campagna alla ricerca di una vita più sana e autentica. All’epoca, sua figlia Louisa May Alcott, futura autrice di Piccole donne, era una bambina. Sui sogni utopici di Bronson e Lane venne così fondata “Fruitlands”, comunità che rifiutava energia elettrica, carne e tutte le comodità protocapitaliste. L’impresa, al centro di questo racconto di Louisa, seppur ardita per quei tempi e ancora incredibilmente attuale, fallì per l’inadeguatezza di Amos e Charles al lavoro fisico, delegato invece a donne e bambini. Con sottile umorismo e grande acume descrittivo, Louisa May Alcott mette a nudo il maschilismo e l’ipocrisia della società del XIX secolo. Traduzione di Sara Grosoli.
