Ferrero Ernesto

Nato a Torino nel 1938, inizia a lavorare nell’editoria nel 1963 come responsabile dell’ufficio stampa della Casa editrice Einaudi. Alla fine degli anni ’70 ne diventa il direttore letterario, e poi dall’84 all’89 direttore editoriale. Altre esperienze di lavoro lo vedranno presso Boringhieri, Garzanti e Mondadori. Dal 1998 è direttore editoriale del Salone Internazionale del libro di Torino. È presidente del Centro Internazionale di studi Primo Levi di Torino. Tra le sue opere di narrativa, tutte presso Einaudi, il romanzo N. (Premio Strega 2000, Premio Alassio e Premio Lucca, tradotto in numerose lingue europee); L’anno dell’Indiano (Einaudi, 2001; Premio Via Po, Premio Ostia, Premio Bari), riscrittura di Cervo Bianco (1980); La misteriosa storia del papiro di Artemidoro (2006); il romanzo biografico Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari (2011, Premio Selezione Campiello), e il racconto filosofico Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna. I libri di memorie I migliori anni della nostra vita (Feltrinelli, 2005) e Rhêmes o della felicità (Liaison, Courmayeur 2008) raccontano i protagonisti di una stagione magica della cultura italiana come i personaggi di una storia famigliare: quella della casa editrice Einaudi dal 1963 alle morte di Pasolini. Tra le altre sue opere, Dizionario storico dei gerghi italiani (Mondadori, 1991), una monografia dedicata a Carlo Emilio Gadda (Mursia, 1972), una biografia per immagini di Italo Calvino (Album Calvino, con L. Baranelli, Mondadori 1995), un profilo introduttivo a Primo Levi. La vita, le opere (Einaudi, 2007), un’antologia della critica su Primo Levi (Einaudi 1997). Ha curato il Dialogo tra Primo Levi e Tullio Regge (nuova ed., Einaudi 2005). Traduttore di Flaubert, Céline e Perec, scrive su «La Stampa» e sui maggiori quotidiani italiani e collabora ai programmi culturali della Rai.

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