Zola Émile

È stato un giornalista, scrittore e saggista francese. È unanimemente considerato il padre del naturalismo letterario. La sua opera narrativa ne è un modello: da Teresa Raquin (1868) al ciclo Les Rougon-Macquart, histoire naturelle et sociale d’une famille sous le Second Empire (1871-93), che comprende L’assommoir (1877) e Germinal (1885), i romanzi di Zola costituiscono un immenso affresco della società del tempo, osservata con rigore scientifico e con una scrupolosa ricognizione storica, sociologica, linguistica. Di convinzioni repubblicane, nell’affaire Dreyfus Zola prese posizione a favore dell’innocente: celebre è la lettera aperta nota con il titolo J’accuse (1898).

Zola a Roma Nell’autunno del 1894 Zola trascorse cinque settimane a Roma per scrivere un nuovo romanzo. Raccolse una gran quantità di notizie: ben quattrocento pagine di appunti sul Vaticano, la sua gerarchia e i suoi misteri; sulla vita sociale, politica ed economica italiana e in particolare di Roma; sugli anni della grande espansione urbanistica fino al crack della Banca romana. Roma, seconda tappa del ciclo delle Trois Villes (assieme a Lourdes e Parigi) verrà terminato nel 1898, ma rimarrà praticamente sconosciuto nel nostro Paese per quasi un secolo.

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