Autore | Teghil Elisabetta |
Dimensioni | 13,5×21 cm |
Pagine | 312 |
ISBN | 978-88-97236-86-3 |
Femminismo materialista
«Gli anni del femminismo sono stati gli anni del desiderio. Di fronte alla “miseria” offerta dal trascinamento dal femminista al femminile, l’accento sul femminismo e sulla nostra liberazione si presenta come altro, come una scommessa, un impegno oltre il presente. Momento attuale che pretende di annullare il conflitto e la ribellione e di piegare tutte/i rassegnate/i al dominio della merce […]. Ma proprio da questa situazione nasce la necessità, anche solo reattiva, di dire no all’angoscia mortifera che accompagna la vita.
È necessario spezzare la “normalità” in cui ci vogliono imbrigliare cercando, trovando, creando fessure, crepe, spiragli, squarci che si aprono ogniqualvolta c’è, della normalità, una sospensione. Nei momenti in cui si rompe il meccanismo di assuefazione, per motivi che possono essere occasionali o provocati […] che possono avvenire nella vita quotidiana o nelle lotte […] si aprono scenari e immaginari oltre la ragionevolezza, oltre la possibilità […].»
Femminismo materialista raccoglie note e appunti che riflettono l’importanza fondamentale del recupero della storia e della memoria della trasgressione femminista, ridotta ora a un percorso emancipatorio dai tratti deterministici, e della necessità di individuare momenti di rottura e punti di fuga e di imparare a esistere e resistere in questa società contemporaneamente feudale, ottocentesca e nazista.
16,00€ 15,20€