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Fuori collana / Saggistica

Il violino e la sua nobile famiglia

Contributi di: Ovadia Moni

Un vero e proprio tributo d’amore verso il violino e la sua nobile grande famiglia (viola, violoncello e contrabbasso). Il libro nasce da un manoscritto inedito di uno dei più importanti musicologi del secondo Novecento, Giorgio Graziosi, rivisto e aggiornato dal figlio Stefano. «Fu certamente la sua propensione militante nel campo dell’istruzione e della divulgazione della musica a spingere Giorgio Graziosi verso l’ideazione del presente volume. Il taglio non è pertanto specialistico: le pagine contengono numerose informazioni utili per il lettore interessato a un discorso culturale ampio e non necessariamente tecnico. Viene ripercorsa a grandi linee la storia del violino, con digressioni appropriate su episodi, particolari e personaggi specifici, sempre piacevoli nelle modalità del racconto. Queste “spigolature” (Perché Bottesini ogni mattina metteva dentro il proprio letto il suo contrabbasso? Cosa ci facevano Rossini e Paganini in via del corso a Roma mascherati da donne? Cosa hanno in comune Paganini e Jimi Hendrix?) si rivolgono poi a vicende di violini e violinisti, la cui declinazione si pone sul crinale sempre fluido del confine tra letteratura e leggenda. Un aspetto che, nel parlare di uno strumento come il violino, finisce per essere sempre centrale, soprattutto quando – com’è nello scritto di Graziosi – si tende a privilegiare l’andamento poetico della narrazione…» (dalla prefazione di Luca Aversano, professore di Musicologia e Storia della Musica presso l’Università di RomaTre). In appendice, una discografia essenziale e la postfazione di Moni Ovadia “Il violino e l’ebreo”.

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